Incontri con lo squalo balena in Thailandia
Qui in Thailandia l’ho avvistato in diversi punti come il famoso pinnacolo di Richelieu Rock, nell’arcipelago delle Isole Surin,
questo si che era veramente grosso, solo le remore che aveva attaccate erano di notevoli dimensioni. Noi sub presenti eravamo tanti, ma lui se ne infischiava e mangiava senza fretta i suoi gamberetti e pescetti. Dopo aver fatto diversi giri del pinnacolo, facendoci innamorare tutti della sua bellezza e forza, un sub diversamente intelligente essendo sotto di lui ha la brillante idea di nuotare verticalmente verso la sua pancia e come non detto tocca la pancia del simpatico “pinnuto” che senza pensarci due volte da un colpo di coda e sparisce nel blu. Ho sentito il gelo, il rumore di dissenso, di rabbia come quando allo stadio i tifosi di casa perdono la partita ai rigori, l’ultimo tirato va in tribuna…nooooooo. Tutti noi in quel momento avremmo voluto riempire di zavorra quello sciagurato sub e lasciarlo per sempre nei fondali di Richelieu Rock.
Un’altra volta lo abbiamo avvistato all’Isolotto di Bida Nok, a sud della piu’ grande Phi Phi Leh. Stavo portando 2 allievi, una coreana ed un americano, alla loro terza immersione in mare aperto. Partiamo alla grande e li porto alla punta sud dove ci sono dei bellissimi ventagli di gorgonie, un anemone gigante con i granchi porcellana (Neopetrolisthes maculatus) ed a grande sorpresa vediamo uno squalo balena cucciolo, cucciolo di 4-5 metri. Avviso i miei allievi di guardare verso il blu, in realta’ l’acqua era piu’ sul verdastro a causa della sospensione mossa dalla corrente, e vedo i loro occhi spalancarsi, le pupille quasi esplodere, incredibile uno squalo balena che nuota tranquillo contro corrente per mangiare e noi cosa facciamo? Naturalmente abbiamo le pinne, ma non siamo pesci e non possiamo pensare di seguirlo, lo lasciamo passare verso il largo e lo salutiamo. Che dire i due ragazzi alla loro terza immersione della loro nuova carriera di sub hanno visto lo squalo balena, penso in quel momento a chi fa i corsi nella cave e laghi ad inseguire relitti di macchine e moto.
Sono sott’acqua in immersione con una copia di sub francesi, lui amante dei video, filma con una go pro attaccata ad una torcia al led, si e’ fatto proprio un bel attrezzo, lei amante del fluttuare sott’acqua, infatti eravamo alla punta meridionale dell’Isola di Racha Noi, a sud di Phuket, e venivamo trasportati da una corrente molto forte che pompava da nord a sud.
Lui cercava di filmare, ma era praticamente impossibile fermarsi e lei si girava per guardarlo ed aspettarlo, mentre io facevo da elestico con i due per non perderli e spostavo lei dal possibile impatto con il corallo con la sua bombola, che fatica, ma lo facevo per il corallo, non per lei che non si accorgeva di niente. Arriviamo alla fine dell’immersione e delle rocce, dopodiché blu e prossima fermata l’Isola di Sumatra. Sento un rumore metallico, qualcuno sta cercando di richiamare la mia attenzione, mi guardo intorno, chi non e’ subacqueo non sa che non si capisce sott’acqua la direzione del suono, finalmente guardo in alto e vedo un altro istruttore che mi dice di guardare proprio la’. Ohhhh uno squalo balena, eccolo li’, un altro “squalo bambino” viene a trovarci, immaginatevelo mentre nuota da destra a sinistra e da sinistra a destra con un movimento appena impercettibile della pinna, stava mangiando, la corrente gli portava direttamente nella sua bocca, con una fila di 300 denti, il cibo.
Lo osserviamo per diversi minuti e poi ci lasciamo andare nella corrente per finire l’immersione e fare la sosta di sicurezza nel blu a 5 metri, siamo tutti e tre vicini al pedagno quando dal profondo mare eccolo che ci nuota incontro, ci passa vicino e ci saluta. Una gioia immensa, un grido d’amore che viene dal mare, grazie squalo.